Il Profeta (s) esempio di convivenza civile

  • Rapporti strettissimi con i suoi compagni ed amici.

    Il Messaggero di Allah intratteneva con i suoi compagni ed amici rapporti strettissimi e tutto o quasi tutto della sua vita era ben noto a loro. Questa trasparenza fa del Profeta (s) un esempio da seguire per tutti i fedeli musulmani. Jarir Ibn Abdullah dice: "Da quando ho abbracciato l'islam mai il Profeta (s) ha rifiutato di ricevermi e mai mi ha visto senza sorridermi. Una volta gli feci presente che mi doleva non sapere montare a cavallo; Mi battè il petto dolcemente dicendo: "Allah Misericordioso! Faccia che si tenga saldo a cavallo, faccia che sia per se e per gli altri una guida verso la retta via." (Sahih di Bukhari)

  • Il Profeta (s) non disprezzava lo scherzo e il buon umore.

    E non si accontentava di scherzare a parole. Alcuni episodi basteranno ad illustrarlo. Al Hassan riferisce: "Una donna di età avanzata disse un giorno al Profeta (s): Messaggero di Allah: "Di' ad Allah di mettermi in Paradiso. Le rispose: " Le donne anziane non entreranno mai in Paradiso." La vecchia se ne andò piangendo. Il Profeta (s) aggiunse: "Ditele che non entrerà in Paradiso in quanto vecchia, perchè Allah dice: "...su letti elevati. Le abbiamo create perfettamente, le abbiamo fatte vergini, amabili e coetanee. " (Il Corano 56; 35-37)

    Anas Ibn Malek riferisce che un beduino, chiamato Zahir portava spesso dal deserto regali al Profeta (s), il quale glielo ricambiava con altri regali e necessità quando ritornava.
    "Zahir è il nostro deserto e noi siamo la sua città", diceva il Profeta (s). Una volta il Profeta (s) andò a trovarlo mentre vendeva le sue merci. Gli venne da dietro, lo abbracciò senza lasciargli il modo di vederlo. Zahir esclamò: "Lasciami, chi sei?" Ma appena capì che si trattava del Profeta (s), cessò di agitarsi e restò con il dorso contro il petto di colui che lo abbracciava.
    Il Profeta (s) si mise allora a gridare:"Chi vuole comprarsi uno schiavo?" Zahir rispondeva: "Vedrai O Messaggero di Allah, non ho nessun valore." Il Profeta (s) gli disse: "Ma presso Allah, vali tanto!" (Sahih di Ibn Habban.)

  • Consultarsi e consigliarsi spesso con i compagni.

    Il Profeta (s) si consigliava e si consultava di continuo con i suoi compagni circa tutte le questioni che non sono trattate o chiarite dalla rivelazione coranica. Abu Huraira dice: "Mai ho visto uno consultare i suoi compagni più frequentemente del Messaggero di Allah." (Tirmidhi)

  • Rendere visita ai malati, musulmani e non musulmani.

    Il Messaggero di Allah chiedeva sempre notizie dei suoi compagni ed amici e si preoccupava molto per la loro salute e il loro benessere. Quando uno si ammalava, si affrettava a rendergli visita con chi poteva dei suoi amici. Le sue visite non si limitavano ai musulmani. Anas – Allah sia soddisfatto di lui- riferisce:"Una volta un giovanotto ebreo che era al servizio del Profeta (s) si ammalò. Il Profeta (s) venne a trovarlo; sedette al suo capezzale e gli disse: "Convertiti all'islam!" Il giovane guardò suo padre che era presente, il quale gli fece: "Fa' quello che Abul Kassem ti ha detto." Divenne musulmano recitando la sciahada. Il Profeta (s) uscì dicendo: "Sia lodato Allah Eccelso che lo ha salvato dal fuoco dell'Inferno."" (Sahih di Bukhari.)

  • Gratitudine e riconoscenza.

    Il Profeta (s) diceva: "Proteggete chi in nome di Allah vi chiede protezione; con chi vi chiede in nome di Allah siate generosi; rispondete con favore a chi vi invita; ricompensate colui che vi ha fatto del bene, e se non trovate di che ricompensarlo, invocate Allah in suo favore finquando non sarete certi che lo avrete ricompensato." (riferito da Abu Daud) Anche sua moglie Aiscia –Allah sia soddisfatto di lei - diceva: "Il Profeta (s) accettava i regali e li ricambiava." (Sahih di Bukhari.)

  • Al Profeta (s) piacevano la bellezza e il buon profumo.

    Anas dice: "Non ho mai toccato una seta più tenera delle mani del Messaggero di Allah, nè ho mai odorato un profumo più squisito di quello del Profeta (s)." (Sahih di Bukhari e Muslim)

  • Intercedere a favore della gente; volere ed operare il bene, sempre.

    Ibn Abbas riferisce che il Profeta (s) vide un giorno uno schiavo di nome Moghith che girava piangendo attorno a Barira, sua moglie che lo respingeva. Perciò disse ad Abbas: Non ti incuriosisce l'amore di Moghith per Barira e l'avversione invece di Barira per Moghith?" Il Profeta (s) non esitò a domandare a Barira: "Barira, perchè non torni da tuo marito?" , 'Lei gli disse: " Messaggero di Allah, è un tuo ordine?" , 'Il Profeta (s) rispose: " No, volevo solo intercedere in suo favore." , "Allora no, riprese Barira; non ho nessuna voglia di lui."

  • Quotidianamente al servizio di se e degli altri.

    Interrogata sulla vita quotidiana del Profeta (s), Aiscia –Allah sia soddisfatto di lei- rispondeva: "Il Profeta (s) era un essere umano come ogni altro. Si rattoppava gli indumenti, mungeva le sue pecore e si occupava della propria persona." ( Sahih di Ibn Habban)

    La sua nobiltà di carattere lo spingeva a superare i limiti della propria persona per mettersi al servizio degli altri: La stessa Aiscia - Allah sia soddisfatto di lei - riferisce che: "Egli prendeva parte ai lavori domestici con tutti gli altri membri della famiglia e quando l'ora della preghiera si avvicinava, fermava tutto e si recava in moschea." (Sahih di Bukhari.)